Raccolta firme per referendum e proposte di legge di iniziativa popolare

Ultima modifica 25 giugno 2024

Modalità di raccolta delle firme

Il servizio di raccolta ed autenticazione delle firme dei cittadini per proposte di legge di iniziativa popolare e per referendum abrogativi viene effettuato, ai sensi delle Legge n. 352 del 25 maggio 1970, dai Servizi Demografici a tal fine preposti.

È un'attività che viene svolta su richiesta dei comitati promotori.


Chi può firmare

I cittadini italiani con diritto di voto, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Vigonovo.


Cosa serve

- essere elettori nel comune di Vigonovo
- esibire un documento d'identità valido


Dove andare

Per firmare ci si può recare, previo appuntamento, presso i seguenti uffici:


Ufficio Anagrafe

via Veneto n. 2 - Vigonovo
tel. 049/9834925


Raccolte di firme in atto

Fino al 5 settembre 2024 è possibile procedere alla sottoscrizione dei moduli per la raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare annunciata sulla G.U. n. 120 del 24/05/2024 e per n. 4 quesiti referendari abrogativi, annunciati sulla G.U. n. 96 del 24/04/2024.
 PROPOSTA DI LEGGE
“Reintroduzione delle preferenze nei collegi plurinominali della Camera e del Senato”
Proposta di legge di iniziativa popolare annunciata in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n°120 del 24-05-2024 (24A02692)
 QUESITI REFERENDARI
 Quesito n. 1:
 Abrogazione del voto congiunto tra candidati uninominali e liste plurinominali”
Richiesta di referendum abrogativo annunciato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n°96 del 24-04-2024 (24A02178)
 Quesito n. 2:
“Niente soglie di accesso per liste autonome e coalizioni”
Richiesta di referendum abrogativo annunciato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n°96 del 24-04-2024 (24A02179)
 Quesito n. 3:
“Tutti i partiti, anche quelli in Parlamento, devono raccogliere le firme per le candidature”
Richiesta di referendum abrogativo annunciato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n°96 del 24-04-2024 (24A02180)
Quesito n. 4:
“Abolizione pluricandidature: ogni candidato in un solo collegio uninominale e/o plurinominale”
Richiesta di referendum abrogativo annunciato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n°96 del 24-04-2024 (24A02181)
Promotore: Comitato Referendario per la Rappresentanza
Scadenza per la raccolta delle firme: 5 settembre 2024

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E’ stata pubblicata la proposta di 4 referendum abrogativi
Iniziativa annunciata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n°87 del 13-4-2024
Quesito 1: «Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?»
Quesito 2: « Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?»
Quesito 3: «Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis , limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?»
Quesito 4: «Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?»
Promotore: CGIL
Scadenza per la raccolta delle firme: 5 luglio 2024
Locandina informativa

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E’ stata pubblicata la proposta di legge di iniziativa popolare (ai sensi dell'art. 71 della Costituzione)
"Eliminazione di 500 miliardi di sprechi e malapolitica"
La presente proposta di legge di iniziativa popolare, nasce dalla consapevolezza di avviare un percorso per assicurare un futuro migliore al Paese.
La proposta parte proprio dalla eliminazione di 500 miliardi non solo di sprechi, ma altresì dal far cessare una gestione inconcludente e inefficace della politica (così chiamata Malapolitica) che dura da decenni.
In tal modo potremmo ottenere una maggiore fiducia nel futuro.
Art.1 Tagliare i costi della politica
Art.2 Eliminare gli Enti inutili
Art.3 Riprendere le nostre risorse dalle Fondazioni bancarie
Art.4 Vendere parte degli immobili e dei Terreni pubblici
Art. 5 Eliminare sprechi e inefficenze del T.P.L.
Art.6 Velocizzare la giustizia
Art. 7 Recuperare i crediti di Ag.Entrate
Art.8 Richiedere ad Edizione Holding gli importi dovuti agli italiani
Art.9 Utilizzare energia geotermica
Art. 10 Tagliare gli sprechi di beni e servizi delle P.A.
Art.11 Utilizzare meglio le risorse dei conti dormienti.
Promotore: Comitato Stiamo Uniti
Scadenza per la raccolta delle firme: 22 novembre 2024
Locandina informativa
Scheda per la raccolta


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Le proposte di legge di iniziativa popolare annunciate in Gazzetta Ufficiale n. 274 del 23/11/2023 e promosse dal Comitato "Liberi in Veritate" sono le seguenti:

- "Diritto alla libertà di pagare in contanti"
All’art. 1277 del codice civile (Debito di somma di danaro), si aggiunge il seguente: “Comma 3: “L’estinzione delle obbligazioni pecuniarie può sempre avvenire mediante pagamento in denaro contante”.
- "Stop all'indottrinamento gender nelle scuole"
Nella costituzione della Repubblica Italiana, al Titolo II (Rapporti etico-sociali), all’Articolo 30 si aggiunge il seguente: “comma 2-bis: Le scelte relative all’educazione e all’istruzione dei figli minori in ambito religioso, morale, scientifico, sanitario, politico e affettivo-sessuale spettano in ultima istanza al padre e alla madre, i quali pertanto potranno sempre negare il proprio consenso all’insegnamento all’interno della struttura scolastica di teorie contrastanti con i loro principi e convinzioni morali”
- "Diritto all'autoproduzione del cibo"
Nella costituzione della Repubblica Italiana, al Titolo III (Rapporti economici), all’articolo 44, si aggiunge il seguente: “Terzo comma. “Tutti i cittadini e i soggetti residenti nel territorio della Repubblica hanno il diritto assoluto e irrinunciabile di coltivare la terra e di allevare animali sul suolo di proprietà, senza scopo di lucro, per il soddisfacimento dei bisogni alimentari propri e della propria famiglia.”

Promotore: Comitato Liberi in Veritate
Scadenza per la raccolta firme: 30 giugno 2024
Locandina informativa

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E stata presentata la suddetta proposta di legge di iniziativa popolare, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2023.

- “DIRITTO ALLA VITA, REDDITO DI MATERNITÀ, SOSTEGNO AI SOFFERENTI”
Visti gli articoli 1, 3, 29 e 37 della Costituzione repubblicana, oltre al testo del giuramento di Ippocrate fondante la professione medica, la seguente legge dispone quanto segue:
Art. 1: La Repubblica riconosce il diritto universale e inalienabile di ogni essere umano a nascere, fermo restando il diritto di ogni gestante alle cure necessarie alla tutela della propria vita, anche laddove comportassero come effetto indiretto la morte del nascituro. Per le madri cittadine italiane prive di sostegno economico è previsto su richiesta un reddito di maternità di mille euro al mese per i primi otto anni di vita del figlio, rinnovabili alla nascita di un secondo figlio, vitalizi alla nascita del quarto figlio o di un figlio disabile.
Art. 2: La Repubblica riconosce il diritto universale e inalienabile di ogni essere umano, una volta concretizzato il suo diritto alla nascita, a non essere mai e per nessuna ragione soppresso. Al disabile grave sono garantiti le cure e il sostegno economico per far concretamente fronte alla propria condizione.
Art. 3: Coloro che esercitano la professione medica non possono somministrare, neppure se richiesti, farmaci mortali e similmente a nessuna donna possono fornire supporto chirurgico o farmacologico (fatta salva l’eccezione prevista all’articolo 1) per provocare un aborto. Chi infrange questa norma è radiato dalla professione medica e punito con la reclusione da sei a dodici anni.
Art. 4: I fondi per il reddito di maternità e per il sostegno alla disabilità grave, quantificati in 5 miliardi di euro annui con risparmi da portare a riserva, sono prelevati dal cespite del bilancio dello Stato che prevede l’innalzamento di spesa per armamenti e difesa militare al 2% del Pil. Tale innalzamento, previsto in 13 miliardi di euro annui a regime, è ridotto a 8 miliardi.

Promotore: Comitato Una firma per la vita
Scadenza per la raccolta firme: 30 giugno 2024
Locandina informativa