Il grazie del Sindaco a Don Gabriele Pipinato e il benvenuto a Don Fabio Fioraso

Pubblicato il 8 gennaio 2024 • News dal Comune di Vigonovo

«Don Fabio ha saputo guidare le comunità di Tombelle e di Galta con il garbo e la determinazione che forse al meglio descrivono il binario mediante cui interpretare il ruolo di parroco in questa nuova frontiera della cristianità. Siamo per questo fiduciosi e ci sentiamo davvero fortunati nel celebrare questo suo nuovo ingresso a Vigonovo. A don Gabriele non possiamo che dire un grazie speciale. Così com’è oggi per noi straordinario il fatto di salutarci già, dopo così poco tempo, è stato altrettanto speciale il modo con cui ci hai accompagnati in questi mesi ed in particolare negli ultimi».

Queste alcune delle parole di saluto del sindaco Luca Martello alla Messa di ingresso del nuovo parroco di Vigonovo don Fabio Fioraso e al saluto dell’ex parroco don Gabriele Pipinato. La cerimonia si è svolta ieri pomeriggio domenica 7 gennaio in centro parrocchiale a Vigonovo ed è stata presieduta dal Vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla. Al termine della celebrazione anche il grazie della comunità a don Gabriele attraverso un video prodotto da alcuni giovani della parrocchia con i momenti più significativi vissuti assieme.

«Questa non è una Messa facile», ha detto tra l’altro il Vescovo. «Non so se essere contento. Ci affidiamo al Signore e dico grazie alla disponibilità di don Gabriele per questo suo nuovo servizio alla Chiesa universale. La mia speranza è che la comunità parrocchiale si metta a disposizione di tutte le situazioni di sofferenza che ci sono nel territorio senza nessun steccato o confine. E’ il segno che il Signore è presente. La presenza del Signore è garantita perché c’è qualcuno che ripete i suoi insegnamenti e i suoi gesti».

Don Fabio Fioraso, 56 anni, ricopre l’incarico di parroco anche nella parrocchia Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso di Tombelle e nella parrocchia S. Maria Ausiliatrice di Galta. Don Gabriele Pipinato, 58 anni, lascia Vigonovo solo dopo poco più di un anno perché è stato nominato responsabile del Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della Conferenza episcopale italiana.