Pianeta 309 - Incontro con i fotografi Manfrin e Ciriello

Pubblicato il 21 marzo 2023 • Cultura , Fotografia , Territorio

Segnaliamo l'iniziativa patrocinata dal Comune di Vigonovo e organizzata dall'Associazioen Culturale di Fotografia e Arti Multimediali "Frequenze Visive" di Vigonovo:

l'incontro “Pianeta 309 di Terry Manfrin e Riccardo Ciriello” mercoledì 22 marzo alle ore 21.00 presso la Sala polivalente del Comune di Vigonovo, via Veneto n.2 – Vigonovo (VE).
L'evento è realizzato nell’ambito della Rassegna #ESPLORAZIONI2023 - Incontri ravvicinati con la fotografia e l’arte visiva.
INGRESSO LIBERO
Info: info@frequenze-visive.it - www.frequenze-visive.it
 
Il viaggio degli autori in Romea, iniziato nel 2008 e durato 15 anni, è una collana composta da 3 opere editoriali, pubblicate in contemporanea. “In questi anni abbiamo vissuto la Romea non solo come cittadini, ma con gli occhi di chi vuole scrutare le storie di questa strada problematica -dice Riccardo Ciriello-. In questi 15 anni abbiamo scovato argomenti diversi e articolati, che non potevano essere raccolti in un unico volume".
www.PIANETA309.it
 
“Pianeta 309, vita morte miracoli in strada Romea”
Terry Manfrin e Riccardo Ciriello, nati a Chioggia nel 1983, sono gli autori di Pianeta 309 | vita morte miracoli in strada Romea.
Nel 2008 intraprendono l’andirivieni verso Ravenna e verso Venezia. Sono affascinati da una strada e dalla sua storia millenaria, che attraversa importanti luoghi di cultura, ma famosa solo come luogo di tragedie. Volevano indagarla, prima d’ora solo vista, in cerca della dignità che meriterebbe. Per chi, chioggiotto come loro, è solo tempo per ogni destinazione.
In 14 anni hanno scattato migliaia di immagini: in tutte le stagioni, condizioni meteo e a bordo di qualsiasi veicolo. Ad ogni viaggio una scoperta, ad ogni chilometro nuove istantanee.
Le ultime foto sono scattate nel 2022.
Il racconto scritto con la luce rappresenta il fulcro di tutto il progetto ed è composto da oltre 130 immagini in bianco e nero, postprodotte con uno stile ruvido, diretto ed immediato, come è la Romea. Il racconto è un viaggio tra acque, paesaggi agroalimentari, foreste e capannoni, cavalcando quella che fu veramente arteria per questo territorio, portatrice di ossigeno per una terra destinata alla miseria, davvero riscatto e resurrezione, ma che oggi rappresenta il principale ostacolo che ne attanaglia il futuro.
“Nel 2008 ci siamo chiesti se sia giusto che la Romea sia vista solo come palcoscenico di tragedie- continua Terry Manfrin -. C’è il tema importantissimo della sicurezza, ma questa strada ha un carico di argomenti che abbiamo cercato e scovato trasformando la macchina fotografica in una lente di ingrandimento. Il risultato potrebbe definirsi un’indagine fotografica, tra il reportage e la street photo. Immagini scattate sempre in movimento a bordo di auto, scooter, camion o librandosi in aria con l’elicottero”.
Nelle immagini pubblicate, l'asfalto della Romea diventa un nero tratto di inchiostro con il quale sono scritte le vite e le vicende di chi la vive quotidianamente. Le foto raccontano della ragazza che aspetta il pullman che la accompagnerà in classe, del furgone che sfreccia superando, del brusio di tir, delle improbabili destinazioni di ciclisti. Protagonisti di questo racconto sono le fatiche dei pendolari che riempiono gli autobus, i distributori di carburante, i fiumi, le valli e le lagune. E ancora, i paesi carichi di storia come i quartieri appena sorti, i mille tipi di asfalto, le merci sempre di fretta, la nebbia. Un racconto immediato ed irruente, ma che pennella con delicatezza la violenza del commercio interazione e l'Europa libera sullo sfondo.
“Dietro al vetro di una macchina, di un pullman, attaccati al manubrio di una moto - continua Ciriello - abbiamo scoperto una strada molto diversa da quella piegata dalla cronaca quotidiana.
Una strada fatta soprattutto di vite, quelle di chi la percorre per sopravvivere col lavoro, quelle di chi cerca un po’ di spiaggia o va a far spese il sabato pomeriggio, fatta di volti europei degli autisti. Una strada dalle molteplici vocazioni, insomma. E nel nostro lavoro abbiamo cercato di far emergere tutte le vocazioni e le contraddizioni della Romea”.