Gruppo lettura "LeggiAmo"

Ultima modifica 28 luglio 2022

IN EVIDENZA:

Il gruppo lettura LeggiAmo ha realizzato una lista di consigli di letture estive. La lista è disponibile in biblioteca e al seguente link: https://www.comune.vigonovo.ve.it/it/page/letture-estive-2022


Il gruppo lettura LeggiAmo ha iniziato il suo percorso di incontri letterari lunedì 14 maggio 2018 nella sala della biblioteca di Vigonovo.

Da allora, nonstante i tempi difficili che abbiamo attraversato, il Gruppo Lettura continua nella sua opera di condivisione di letture, utilizzando la modalità online quando non è possible l'incontro in presenza. Nel gruppo lettura si condividono letture e scelte: non c'è una lista preordinata di libri da leggere, ma di volta in volta ogni partecipante può proporre al gruppo una lettura. Dando spazio a tutti, diventa possibile esplorare generi ed autori altrimenti sconosciuti e far sì che ciascuno porti nel gruppo la propria unicità di lettore.

Per partecipare: chiedere in biblioteca o scrivere a gruppo.lettura.leggiamo@gmail.com

Il gruppo lettura LeggiAmo ha creato un canale Telegram, potete iscrivervi all'indirizzo https://t.me/LeggiAmo_Vigonovo

La cadenza degli incontri è ogni terzo lunedì del mese.Nel periodo di limitazioni dovute all'emergenza da COVID-19, il gruppo alterna le proprie attività, in presenza ed in modalità online, nel rispetto delle prescrizioni in vigore

Per l'incontro del 20 giugno 2022 i titoli scelti dal gruppo sono due:

sospette"Le solite sospette", di John NIven.
Quando Susan - a causa dei vizi nascosti del marito - si ritrova vedova e con la casa pignorata, insieme ad alcune amiche decide di compiere una rapina. Contro ogni probabilità, il colpo va a buon fine, e alle "cattive ragazze" non resta che raggiungere la Costa Azzurra, riciclare il denaro e sparire. Nulla che possa spaventarle, dopo tutto hanno più di un motivo per riuscire nella loro impresa: andare in crociera e fuggire il brodino dell'ospizio.

 

 

papavero"Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli", di Chiara Moscardelli.
Dopo avere perso l’ennesimo lavoro in circostanze a dir poco surreali decide di tornare a Strangolagalli, borghetto a sud di Roma nonché suo paese nativo, l’unico posto dove ricominciare in tranquillità. E invece la tanto attesa serata romantica con Paolo, conosciuto su Tinder, finisce nel peggiore dei modi: mentre Teresa è in bagno, il ragazzo si butta dal terrazzo.
Suicidio? O piuttosto, omicidio? Il maresciallo Nicola Lamonica, il primo ad accorrere sul luogo, è abbastanza confuso al riguardo. Non lo è invece Teresa che, dotata di un intuito fuori del comune, capisce alla prima occhiata che qualcosa non va. Il fatto è che non le crede nessuno. Tantomeno Leonardo Serra, l’affascinante quanto arrogante poliziotto arrivato per indagare sulla morte del giovane.
A peggiorare la situazione la misteriosa scomparsa di Monica Tonelli, una delle ospiti del B&B che Teresa ha aperto nella casa paterna con la complicità di Gigia, la sua amica del cuore. Tutto il paese è in subbuglio perché la sparizione della donna viene addirittura annunciata nel famoso programma “Dove sei?” e a indagare sulla Tonelli arriva proprio l’inviato di punta, Corrado Zanni. Per Teresa davvero un periodo impegnativo, coinvolta in indagini dai risvolti inaspettati e perseguitata dalle ombre del passato: la scomparsa della madre e il burrascoso rapporto col padre, il noto psichiatra Giovan Battista Papavero.
E così, tra affascinanti detective, carabinieri di paese, reporter d’assalto e misteriosi sconosciuti, Teresa si trova risucchiata in una girandola di intrighi, in un susseguirsi di imprevedibili colpi di scena. Tanto a Strangolagalli non succede mai niente!


Per l'incontro del 16 maggio 2022 il titolo scelto dal Gruppo Lettura è "Cime tempestose", di Emily Brontë. Dal momento che il gruppo partecipa alla Sfida di Lettura 2022 ha scelto la versione audiolibro:

cime-tempestose-audio-ebook-1Cime Tempestose (Wuthering Heights) è uno dei capolavori del romanzo inglese dell'Ottocento, ancor oggi molto conosciuto e amatissimo. E' innegabilmente un romanzo d'amore, ma è duro come uno schiaffo e tagliente come un coltello.
Il romanzo narra la storia di Catherine Earnshow/Linton ed Heathcliff, del loro amore e di come questa passione irrisolta alla fine li distrugga entrambi. Il narratore è un gentiluomo di città, Mr. Lockwood, che affitta Thrushcross Grange, una casa di Heathcliff. Questa è vicino al podere di Wuthering Heights, Cime tempestose. Un giorno vi si reca in visita e rimane colpito dagli strani personaggi della casa e costretto a passare la notte lì poiché fuori imperversa la bufera. A Lockwood succedono strani episodi tra cui la visione del 'fantasma' di una donna. Poco dopo egli si ammala e durante la noiosa convalescenza si fa raccontare da Ellen (Nelly) Dean, la governante di Grange, la storia degli abitanti di Cime Tempestose. La passione di Heathcliff per Catherine è così fosca e sinistra da farlo giungere alla distruzione della felicità delle famiglie Earnshaw e Linton. Realistico e simbolico nello stesso tempo, gotico e psicologico, il romanzo ha una struttura circolare perfetta che conduce attraverso i furori di una generazione alla conciliazione di quella successiva. Affascinante, allusivo, crea un piccolo universo di vicende in cui si viene catapultati e che, se preso con il giusto coinvolgimento, riesce ad ammaliare, impaurire, suscitare emozioni profonde.


Per l'incontro del 26 aprile 2022 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Il pastore d'Islanda" di Gunnar Gunnarsson

pastoreIl Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d’Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell’inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull’aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Comincia così il viaggio dell’inseparabile terzetto, la «santa trinità», come li chiamano in paese, attraverso l’immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. È qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà «la condizione stessa dell’esistenza», con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. Nella sua semplicità evocativa, Il pastore d’Islanda è il racconto di un’avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell’uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. Esce per la prima volta in Italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato Hemingway per "Il vecchio e il mare", considerato in Islanda il vero canto di Natale.

 

 


Per l'incontro del 21 marzo 2022 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "La casa delle voci" di Donato Carrisi.

casaPietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.

 


Per l'incontro del 21 febbraio 2022 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Il fabbricante di lacrime" di Erin Doom.

fabbricanteTra le mura del Grave, l'orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si raccontano da sempre storie e leggende a lume di candela. La più famosa è quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano dagli occhi chiari come il vetro, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole tetre dell'infanzia. Il suo sogno più grande, infatti, sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviatole pratiche per l'adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l'ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un'indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino. Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi che la tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.

 


Per l'incontro del 17 gennaio 2022 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Una nuova versione di me" di Francesca Buffone, una delle fondatrici del gruppo Lettura.

buffoneLucrezia è una donna che ha vissuto un'adolescenza turbolenta e difficile, è diventata madre a soli diciassette anni, una circostanza molto sconveniente per una ragazza, soprattutto se vive al Sud e deve quotidianamente confrontarsi e scontrarsi con un ambiente familiare e culturale molto tradizionalista, in cui bisogna attenersi alle rigide regole sociali. Lucrezia sceglie di tenere la figlia che porta in grembo e rinuncia ai suoi sogni per prendersi cura della bambina e per poter crescere insieme a lei. La storia è un lungo flashback che attraverso un fitto carteggio con l'amica Giulia e la figlia Giovanna, ormai adulta e indipendente, ci restituisce la ricostruzione di un vissuto frammentato e sofferto e di quella parte di donna insoddisfatta con la quale la protagonista ogni tanto deve fare i conti. È una storia di coraggio, tenacia e di forza femminile alimentata dalla speranza nella vita e nell'amore, aspettative che alla soglia 

 


Per l'incontro del 20 dicembre 2021 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "La vasca del Fuhrer" di Serena Dandini

vasca «È possibile per una donna rimanere "un genio libero" e "uno spirito dell'aria" senza pagare nessuna conseguenza?». Un'istantanea in bianco e nero coglie una donna dalla bellezza struggente immersa in una vasca da bagno del tutto ordinaria. Guardando bene, però, in basso ci sono degli anfibi sporchi di fango, e in un angolo, sulla sinistra, un piccolo quadro. Il viso nella cornice è quello di Adolf Hitler, il fango è quello di Dachau; lei, la donna, è Lee Miller: ha da poco scattato le prime immagini del campo di concentramento liberato, e ora si sta lavando nella vasca del Führer. Prendendo spunto da una fotografia che ha scoperto per caso, Serena Dandini si mette sulle tracce di Lee Miller Penrose, una delle personalità più straordinarie del Novecento. La cerca nei suoi luoghi, «dialoga» con lei, ripercorre la sua esistenza formidabile - che ha anticipato ogni conquista femminile - in un avvincente romanzo, una storia vera, tra i fasti e le tragedie del secolo scorso.

 

 


Per l'incontro del 15 novembre 2021 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "I figli della polvere" di Arnaldur Indriðason

polvere In una fredda notte di gennaio, Daníel, da anni ricoverato per schizofrenia presso un ospedale psichiatrico di Reykjavík, si uccide gettandosi da una finestra sotto gli occhi del fratello Pálmi. Poche ore dopo, in un altro quartiere, un anziano insegnante in pensione muore nell'incendio doloso della sua casa. Le due morti, apparentemente così lontane fra loro, hanno in realtà un punto di contatto: Daníel è stato allievo del professore negli anni Sessanta e i due negli ultimi tempi si erano incontrati più volte... Ora spetta all'ispettore Erlendur e alla sua squadra investigativa scoprire quale segreto inimmaginabile nasconde questa turbolenta relazione.

 

 

 


Per l'incontro del 18 ottobre 2021 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "L'acqua del lago non è mai dolce" di Giulia Caminito, vincitore del premio Campiello 2021

Caminito_Lacqua-del-lago-non-è-mai-dolce_cover

Odore di alghe limacciose e sabbia densa, odore di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d'acqua: è il lago di Bracciano, dove approda, in fuga dall'indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera fino alla testardaggine che da sola si occupa di un marito disabile e di quattro figli. Antonia è onestissima, Antonia non scende a compromessi, Antonia crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla propria capacità di tenere alta la testa. E Gaia impara: a non lamentarsi, a salire ogni giorno su un regionale per andare a scuola, a leggere libri, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo. Sembra che questa ragazzina piena di lentiggini chini il capo: invece quando leva lo sguardo i suoi occhi hanno una luce nerissima. Ogni moto di ragionevolezza precipita dentro di lei come in quelle notti in cui corre a fari spenti nel buio in sella a un motorino. Alla banalità insapore della vita, a un torto subito Gaia reagisce con violenza imprevedibile, con la determinazione di una divinità muta. Sono gli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c'è solo il piccolo cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un'esistenza priva di orizzonti.


Per l'incontro del 24 settembre 2021 (coincidente con la data scelta dal progetto "Il Veneto Legge") il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Oceano Mare" di Alessandro Baricco (dalla bibliografia de "Il Veneto Legge" sul tema Acqua)

oceano mare "Oceano mare" racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici.

 

 

 


Per l'incontro del 21 giugno 2021 (ultimo prima dell pausa estiva) il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Onora il babbuino" di Michele Dalai
Che sappiamo, di Cardo? Che è figlio dello sboom degli anni Sessanta e di un carabiniere emigrato nella periferia di Torino con il bozzo per la legge. E che, tutto suo padre, da subito decide che la vita se la sarebbe guadagnata rubando. Appunto. L’apprendistato è con Davide, piccolo figlio di un senatore e di una cardiochirurga, insieme al quale accarezza e perfeziona l’arte del furto e dello scasso in tutte le sue molteplici e variegate forme. Molto altro, di Cardo, non ci è dato sapere. È sfuggente. È furbo. È misterioso. Ma ci mette poco, Cardo, a guadagnarsi sul campo il nome di re incontrastato del suo grottesco reame di emigrati e sbandati, di bar scalcagnati e carrozzerie arrugginite, di puttane, cinesi e di negri. A proteggerlo è Kira, l’enorme leonessa che regna in giardino e non mangia mai meno di cinque chili di carne al dì. Tra donne belle e ballerine deformi, tra gioco d’azzardo e azzardi irripetibili, droghe pesantissime e ancora di più, Cardo riesce nel miracolo di rimanere sempre in equilibrio su una sana e lieve cialtroneria, che condivide con Sergio, Sancho Panza fidato e maldestro. Quello che sappiamo è che stanno architettando l’ultimo grande colpo della vita, quello che salva un’intera esistenza. Per il resto, da Cardo aspettiamoci solo sorprese. Che, pagina dopo pagina, stupiranno noi e, ancora di più, c’è da scommetterci, Cardo stesso. Con una verve comica unica e irresistibile, infilando la realtà dentro una taglientissima voce ironica, Michele Dalai riesce nell’esito di piazzarci davanti agli occhi l’essenza dell’espediente, e di dare per la prima volta una faccia al mimetico mondo criminale che porta sulle spalle le italiche sorti.


Per l'incontro del 17 maggio 2021 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "L'uomo che metteva in ordine il mondo", di Fredrik Backman
Ove ha 59 anni. Guida una Saab. La gente lo chiama "un vicino amaro come una medicina" e in effetti lui ce l'ha un po' con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l'auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua. Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza e, dopo aver controllato che i termosifoni non stiano sprecando calore, va a fare la sua ispezione poliziesca nel quartiere. Ogni giorno si assicura che le regole siano rispettate. Eppure qualcosa nella sua vita sembra sfuggire all'ordine, non trovare il posto giusto. Il senso del mondo finisce per perdersi in una caotica imprevedibilità. Così Ove decide di farla finita. Ha preparato tutto nei minimi dettagli: ha chiuso l'acqua e la luce, ha pagato le bollette, ha sistemato lo sgabello... Ma... Ma anche in Svezia accadono gli imprevisti che mandano a monte i piani. In questo caso è l'arrivo di una nuova famiglia di vicini che piomba accanto a Ove e subito fa esplodere tutta la sua vita regolata. Tra cassette della posta divelte in retromarce maldestre, bambine che suonano il campanello offrendo piatti di couscous appena fatti, ragazzini che inopportunamente decidono di affezionarsi a lui, Ove deve riconsiderare tutti i suoi progetti. E forse questa vita imperfetta, caotica, ingiusta potrebbe iniziare a sembrargli non così male...


Per l'incontro del 19 aprile 2021 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Falco maltese" di Dashiell Hammett
San Francisco, sul finire degli anni Venti, non è certo un luogo tranquillo. Per questo il detective Sam Spade ha imparato che è meglio stare sempre sul chi vive. Anche quando nel suo ufficio sulla Baia si presenta un'incantevole ragazza bionda con un nome che è già un programma: Miss Wonderly. La giovane donna vuole che Spade la aiuti a scoprire che fine ha fatto sua sorella Corinne, che si è legata a un poco di buono, un certo Floyd Thursby. Ma presto Spade si accorgerà che la sua cliente non è l'angelica creatura che appare. È invece una dark lady spietata, ipocrita e manipolatrice, disposta a tutto pur di entrare in possesso di un antico e prezioso manufatto, una statua d'oro e di gemme raffigurante un falco, donata dai Cavalieri di Malta all'imperatore Carlo V nel XVI secolo. Pubblicato nel 1930, "Il falco maltese" è considerato il capolavoro di Hammett, il più bel romanzo del "duro" Spade, portato sul grande schermo da un indimenticabile Humphrey Bogart.


Per l'incontro del 15 marzo 2021 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Karma City" di Massimo Bisotti, ed. Harpercollins
Cosa faremmo se ci venisse offerta l’opportunità di cambiare vita, di ripartire da zero? Amanda, Mary Jane, Sarah, Joy, Robin, Yuki, Zac e Sasha hanno tra i venticinque e i quarant’anni e ognuno di loro ha una sua storia particolare. Zac ha una discoteca di successo e gli è appena stata diagnosticata una brutta malattia. Amanda è una milionaria famosa sui social ma sente di aver costruito solo rapporti superficiali. Sasha è un tatuatore che fa anche il ghost writer, soffre per i mancati riconoscimenti e di notte va a disegnare meravigliosi graffi ti sui muri della sua città. Mary Jane è una scrittrice che ha perso l’ispirazione e non riesce a trovare l’amore... Tutti e otto sono accomunati da una cosa: sono insoddisfatti della loro vita. Per questo accettano la proposta, che viene da uno psicologo conosciuto online, di abbandonare la loro esistenza quotidiana e trasferirsi su un’isola bellissima e appartata che possa offrire loro la possibilità di ricominciare. Qui, assieme ad altri giovani, potranno vivere un nuovo inizio in un luogo capace di riportare l’anima in contatto con la sua parte più vera. Passano i mesi, si creano legami, amori, amicizie. Ma qualche tensione comincia a scuotere il gruppo. È possibile che non sia tutto perfetto come sembra? Forse il sogno di un luogo ideale è soltanto un’illusione...


Per l'incontro del 15 febbraio 2021 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Finché il caffè è caldo" di Toshikazu Kawaguchi.
In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare. Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutti scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.


Per l'incontro del 18 gennaio 2021 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Il racconto dell'ancella" di Margaret Atwood.
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.


Per l'incontro del 21 dicembre 2020 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Il profumo sa chi sei" di Cristina Caboni, autrice fra gli ospiti della rassegna "Parole d'Autore 2020".
Per Elena i profumi sono tutto. Sono il suo modo di leggere il mondo che la circonda e non l'hanno mai tradita. A Parigi, le sue creazioni personalizzate sono richiestissime, perché solo lei sa guardare in fondo alle persone e trovare l'essenza giusta. È la sua vocazione, e lei è felice che sia così. Per questo, quando un giorno, all'improvviso, perde la capacità di creare, la sua vita si trasforma in un incubo. La magia dei profumi sembra svanita. Proprio allora le arriva una proposta dall'ultima persona da cui se la sarebbe mai aspettata: Susanna, sua madre, che non è mai riuscita a volerle bene e che ha creato in lei un vuoto incolmabile. La donna le chiede di accompagnarla in un viaggio partendo da Firenze e dal palazzo delle Rossini, le antenate da cui Elena ha imparato tutto quello che sa. Vuole portarla con sé in Giappone perché nel paese dei fiori di ciliegio l'arte profumiera è guidata dalla semplicità e dalla purezza. Per poi farsi trasportare dalla potenza delle rose attraverso l'India e fino a Ta'if, in Arabia Saudita, dove il Fiore del Re è tradizione e sacralità. Una strada alla ricerca di ciò che Elena teme di aver smarrito. Una strada che profuma di fiori e incenso. Ma per Elena questo viaggio significa qualcosa di più, perché l'avvicina a una risposta che cerca da anni. Perché il profumo è il sentiero da seguire, ma solo quando capiamo chi siamo davvero possiamo approdare alla nostra meta e toccare con mano la nostra pura essenza.


Per l'incontro del 16 novembre 2020 il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valerie Perrin.
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po' Renée, la protagonista dell'Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un'apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall'ordinario all'eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell'arcobaleno. La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l'ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d'erba.Un romanzo avvincente, commovente e ironico la cui lezione universale è la bellezza della semplicità e l'eterna giovinezza in cui ci mantiene il sogno.

Leggi qui le opinioni del gruppo lettura su questo libro


Per l'incontro del 19 ottobre 2020 il il libro scelto dal Gruppo lettura è "La gemella bugiarda" di Valerie Keogh
Ogni lunedì, da quindici anni, Tia riceve una lettera da sua sorella. Una busta bianca, sempre uguale, in cui sono meticolosamente annotate tutte le confessioni, i segreti e i pensieri di Ellie, la gemella che Tia non vede da quando erano piccole. E così, le ombre che si celano dietro la brillante vita di sua sorella prendono forma lettera dopo lettera: il terribile segreto che Ellie ha nascosto a suo marito, le bugie che racconta a sé stessa per riuscire a dormire, il sogno di poter avere finalmente un figlio… Le gemelle hanno un legame bizzarro e indissolubile, anche se dopo la morte dei genitori sono state separate e hanno preso strade diverse. E adesso che Tia ha bisogno di aiuto, Ellie è l’unica che può fare qualcosa. Come potrebbe voltarle le spalle, dopo che per anni le ha rivelato tutti i suoi segreti più inconfessabili? E perché alla fine dei messaggi di Ellie c’è sempre la stessa richiesta: «Non dimenticare di bruciare questa lettera»?


Per l'incontro del 21 settembre 2020  i libri scelti dal Gruppo lettura, considerata la pausa estiva, sono: "Il sale della terra" di Jeanine Cummings" e "La moglie del cacciatore di perle" di Roxane Dhand.
È il 1912 quando la diciannovenne Maisie Porter guarda l'Inghilterra svanire in lontananza dal parapetto dell'Oceanic. Si appresta a un lungo viaggio verso Buccaneer Bay, nello sperduto nord-ovest dell'Australia, e verso l'incerto destino che l'attende: ovvero il matrimonio con il lontano cugino Maitland Sinclair, che lei non ha mai visto e che gestisce la ricerca delle perle in quel tratto di costa. Quando Maisie arriva, si ritrova in una sonnolenta cittadina nel mezzo del nulla, dove l'ipocrisia vittoriana che credeva di essersi lasciata alle spalle è più soffocante che mai. Delusa dal comportamento odioso del marito, misogino e arrogante, si ritroverà con l'unico conforto dell'affascinante pescatore William Cooper, che lavora per Sinclair: è lui il vero «cacciatore di perle», nonostante Sinclair si spacci per tale. È lui che si tuffa in mare per compiere ogni volta l'incredibile impresa di arrivare nelle acque profonde col solo aiuto dei polmoni, e portare alla luce le meraviglie che l'oceano nasconde. Ma l'amore che sboccia fortissimo tra Maisie e William troverà molti ostacoli... soprattutto quando scopriranno insieme il segreto terribile che Sinclair nasconde nel proprio passato.
Esotismo, atmosfere coloniali e un'eroina molto speciale renderanno la lettura di questo romanzo un'esperienza magica.

Ad Acapulco vive Lydia, che si divide tra il lavoro in libreria e la famiglia costruita con il marito Sebastián, giornalista, e il figlioletto Luca, otto anni e un’intelligenza fuori dal comune. Quello che Lydia non si aspetta è che la sua esistenza venga sconvolta da un giorno all’altro, quando un commando di uomini armati irrompe alla festa di compleanno della nipote e stermina tutti i suoi cari. Nascosti in bagno, solo Lydia e Luca si salvano dalla carneficina, e per loro inizia una fuga estenuante. Rimanere in Messico equivale a morte certa, ma per non farsi rintracciare dal boss che ha ordinato il massacro bisogna evitare le strade più battute e i normali mezzi di trasporto. Così, a madre e figlio non resta altro da fare che prendere la via dei migranti: le centinaia di famiglie che ogni giorno fuggono dai paesi dell’America centrale, devastati dalle bande criminali, e attraversano il Messico nella speranza di raggiungere il confine con gli Stati Uniti. Questo significa anche salire sulla Bestia, il treno merci su cui i migranti si arrampicano al volo rischiando di finire stritolati. Mentre tentano di saltare a bordo, Lydia e Luca incontrano due sorelle, Soledad e Rebeca, scappate dall’Honduras, e i quattro iniziano a viaggiare insieme. Affronteranno la difficile traversata del deserto, conosceranno altri migranti, disposti ad aiutarli o pronti ad approfittarsi di loro, e cercheranno di conservare la propria umanità in un’esperienza che di umano ha ben poco.
Ma è davvero possibile raggiungere il confine? I sicari li troveranno? E cosa ha scatenato la furia del boss che li vuole morti?

 


Per l'incontro del 22 giugno 2020  il libro scelto dal Gruppo lettura è "In Patagonia" di Bruce Chatwin
«Patagonia» dicevano Coleridge e Melville, per significare qualcosa di estremo. «Non c’è più che la Patagonia, la Patagonia, che si addica alla mia immensa tristezza» cantava Cendrars agli inizi di questo secolo. Dopo l’ultima guerra, alcuni ragazzi inglesi, fra cui l’autore di questo libro, chini sulle carte geografiche, cercavano l’unico luogo giusto per sfuggire alla prossima distruzione nucleare. Scelsero la Patagonia. E proprio in Patagonia si sarebbe spinto Bruce Chatwin, non già per salvarsi da una catastrofe, ma sulle tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore. Li trovò entrambi – e insieme scoprì ancora una volta l’incanto del viaggiare, quell’incanto che è così facile disperdere, da quando ogni luogo del mondo è innanzitutto il pretesto per un inclusive tour. Eppure, eccolo di nuovo: l’inesauribile richiamo, il vagabondo trasalire di un’ombra – il viaggiatore – fra scene sempre mutevoli. E nulla si rivelerà così mutevole come la Patagonia, che si presenta come un deserto: «nessun suono tranne quello del vento, che sibilava fra i cespugli spinosi e l’erba morta, nessun altro segno di vita all’infuori di un falco e di uno scarafaggio immobile su una pietra bianca». All’interno di questa natura, che ha l’astrattezza e l’irrealtà di ciò che è troppo reale, da sempre disabituata all’uomo, Chatwin incontrerà un arcipelago di vite e di casi molto più sorprendente di quel che ogni esotismo permetta di pensare. Questa terra eccentrica per eccellenza è un perfetto ricettacolo per l’allucinazione, la solitudine e l’esilio. Qui i coloni gallesi versano il tè fra i ninnoli; qui circolano folli, che si trasmettono il titolo di re degli Araucani o coltivano la memoria di Luigi II di Baviera; qui si incontrano ancora elusivi ricordi di Butch Cassidy e Sundance Kid; qui si respira l’aria dei grandi naufragi; qui esuli boeri, lituani, scozzesi, russi, tedeschi vaneggiano sulle loro patrie perdute; qui Darwin incontrò aborigeni dal linguaggio sottile, e li trovò così «abietti» da dubitare che appartenessero alla sua stessa specie; qui si contemplano unicorni dipinti nelle caverne; qui sopravvive qualcuno che vuol far dimenticare un atroce passato. Come un nuovo W.H. Hudson, devoto solo al «dio dei viandanti», Chatwin ci racconta le sue molte tappe: fra baracche di lamiera, assurdi chalets, finti castelli, vaste fattorie. E ogni tappa è una miniatura di romanzo. Alla fine, la Patagonia sarà per noi pullulante di fantasmi, che si muovono sul fondo della «calma primitiva» del deserto, nella quale Hudson credeva di riconoscere «forse la stessa cosa della Pace di Dio».
Pubblicato nel 1977 come opera prima, questo libro appartiene alla specie, oggi rarissima, dei libri che provocano una sorta di innamoramento. La Patagonia di Chatwin diventa, per chiunque si appassioni a questo libro, un luogo che mancava alla propria geografia personale e di cui avvertiva segretamente il bisogno.


Per l'incontro del 20 aprile 2020  il libro scelto dal Gruppo lettura è  "Se fosse tuo figlio" di Nicolò Govoni

Scopri chi sei e chi vuoi diventare. Prendi i tuoi sogni sul serio. Fai volare l'aquilone. Sii libero, Hammudi. Continua a brillare.

«Mi chiamo Nicolò. E tu?» «Hammudi» dice, indicandosi. «Siria.» È sfuggito alla guerra, è sopravvissuto al mare, ma il suo sorriso è enorme. Nicolò sente che rischierebbe tutto, per non spegnere quel sorriso. Intorno a loro si estende l'hotspot di Samos, un posto che assomiglia all'inferno, in cui i profughi vivono ammassati nelle tende, senza acqua né luce, tra cumuli di immondizia. Per Hammudi e gli altri bambini del campo anche le cose più semplici, come giocare a palla o mangiare una pizza, sembrano impossibili. Nicolò è solo un volontario, ma di una cosa è convinto: il mondo, lui, lo vuole cambiare. Così decide di combattere il pregiudizio e l'omertà che circondano l'hotspot: vuole aprire una scuola, una scuola vera, un posto in cui i piccoli rifugiati possano finalmente sentirsi al sicuro. Imparando ad ascoltare, a perdonare e a credere nei propri sogni, Hammudi si lascia alle spalle gli orrori del passato e scopre, insieme a Nicolò, che la casa non è una questione di mura, ma di cuore, e la paternità non ha a che fare col sangue, ma con la fiducia. Con lo sguardo di chi vive ogni giorno sulla propria pelle le ferite più scottanti della nostra attualità, Nicolò Govoni ci racconta l'esperienza luminosa e piena di coraggio di un bambino senza futuro e di un ragazzo che lotta per ridargli speranza. II ricavato di questo libro servirà a costruire una scuola per bambini profughi in Turchia.


Per l'incontro del 17 febbraio 2020  il libro scelto dal Gruppo lettura è "La vita gioca con me" di David Grossmann

"Tuvia era mio nonno. Vera è mia nonna. Rafael, Rafi, mio padre, e Nina… Nina non c'è. Nina non è qui. È sempre stato questo il suo contributo particolare alla famiglia", annota Ghili nel suo quaderno.
Ma per la festa dei novant'anni di Vera, Nina è tornata; ha preso tre aerei che dall'Artico l'hanno portata al kibbutz, tra l'euforia di sua madre, la rabbia di sua figlia Ghili, e la venerazione immutata di Rafi, l'uomo che ancora, nonostante tutto, quando la vede perde ogni difesa. E questa volta sembra che Nina non abbia intenzione di fuggire via; ha una cosa urgente da comunicare. E una da sapere. Vuole che sua madre le racconti finalmente cosa è successo in Iugoslavia, nella "prima parte" della sua vita, quando, giovane ebrea croata, si è caparbiamente innamorata di MiloŠ, figlio di contadini serbi senza terra. E di quando MiloŠ è stato sbattuto in prigione con l'accusa di essere una spia stalinista. Vuole sapere perché Vera è stata deportata nel campo di rieducazione sull'isola di Goli Otok, abbandonandola all'età di sei anni e mezzo.
Di più, Nina suggerisce di partire alla volta del luogo dell'orrore che ha risucchiato Vera per tre anni e che ha segnato il suo destino e poi quello della giovane Ghili.
Il viaggio di Vera, Nina, Ghili e Rafi a Goli Otok finisce per trasformarsi in una drammatica resa dei conti e rompe il silenzio, risvegliando sentimenti ed emozioni con la violenza della tempesta che si abbatte sulle scogliere dell'isola. Un viaggio catartico affidato alle riprese di una videocamera, dove memoria e oblio si confondono in un'unica testimonianza imperfetta.
Con La vita gioca con me David Grossman ci ricorda che scegliere significa escludere e vivere è un continuo, maldestro tentativo di ricomporre.


Per l'incontro del 20 gennaio 2020  il libro scelto dal Gruppo lettura è "Ninfa dormiente" di Ilaria Tuti
Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.


Per l'incontro del 16 dicembre 2019  il libro scelto dal Gruppo lettura è "Fiori sopra l'inferno" di Ilaria Tuti
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»

 


Per l'incontro del 21 ottobre 2019  il libro scelto dal Gruppo lettura è "Ninfee nere" di Michel Bussi.
A Giverny in Normandia, il villaggio dove ha vissuto e dipinto il grande pittore impressionista Claude Monet, una serie di omicidi rompe la calma della località turistica. L’indagine dell’ispettore Sérénac ci conduce a contatto con tre donne. La prima, Fanette, ha 11 anni ed è appassionata di pittura. La seconda, Stéphanie, è la seducente maestra del villaggio, mentre la terza è una vecchia acida che spia i segreti dei suoi concittadini da una torre. Al centro della storia una passione devastante attorno alla quale girano le tele rubate o perse di Monet (tra le quali le Ninfee nere che l’artista avrebbe dipinto prima di morire). Rubate o perse come le illusioni quando passato e presente si confondono e giovinezza e morte sfidano il tempo.
L’intreccio è costruito in modo magistrale e la fine è sorprendente, totalmente imprevedibile. Ogni personaggio è un vero enigma. Un’indagine con un succedersi di colpi di scena, dove sfumano i confini tra realtà e illusione e tra passato e presente. Un romanzo noir che ci porta dentro un labirinto di specchi in cui sta al lettore distinguere il vero dal falso.


Per l'incontro del 23 settembre 2019  i libri scelti dal Gruppo lettura, considerata la pausa estiva, sono: "La bellezza sia con te" di Antonia Arslan e "La vita segreta degli scrittori" di Guillaume Musso.
"Nel cuore dell'uomo la speranza è come una fiammella: e uno dei più grandi peccati contro lo spirito avviene proprio quando viene cancellata o spenta. Ci vuole molto coraggio per cercare sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, per osare la ricerca del cane che salva l'uomo e non di quello che lo azzanna." È questo l'augurio di Antonia Arslan: che la fiammella della speranza non si spenga mai. In tempi troppo spesso bui, la segreta bellezza dell'altro è la sola fonte di salvezza, l'unica luce che possa liberarci dalle tenebre dell'intolleranza. E così non esiste crescita interiore senza condivisione, non c'è cammino senza incontro, non c'è amore per il Paese senza memoria delle origini. Lo sa bene la testimone diretta dello scambio tra popoli: lei che attendeva nella sua casa di Padova i parenti sparsi e divisi dalla diaspora, davanti ai quali spalancava gli occhi incuriosita dai racconti dei cibi armeni e dei colori vivaci delle miniature. O sempre lei che scopriva che il nonno Yerwant aveva dato ai suoi figli quattro nomi armeni ciascuno, nonostante avesse compreso che l'antica patria era perduta per sempre e avesse deciso di dedicarsi a quella nuova con inesauribile energia. Dopo esili e diaspore, partenze e abbandoni che hanno segnato indelebilmente il destino di Oriente e Occidente, navigare verso la tregua è l'unica direzione accettabile; e proprio attraverso queste pagine che narrano di meravigliosi mondi lontani, ancora una volta la scrittrice della Masseria delle allodole ci conduce verso l'intimo equilibrio degli affetti e la scoperta dell'altro.

Nel 1999, dopo aver pubblicato tre romanzi di culto, il celebre scrittore Nathan Fawles annuncia la sua decisione di smettere di scrivere per ritirarsi a vita privata a Beaumont, un’isola selvaggia e sublime al largo delle coste mediterranee. Autunno 2018. Fawles non rilascia interviste da più di vent’anni, mentre i suoi romanzi continuano ad attirare i lettori. Mathilde Monney, una giovane giornalista svizzera, sbarca sull’isola, decisa a svelare il segreto del celebre scrittore. Lo stesso giorno, viene ritrovato sulla spiaggia il cadavere di una donna e le autorità mettono sotto sequestro l’isola, bloccando ogni partenza e ogni arrivo. Comincia allora un pericoloso faccia a faccia tra Mathilde e Nathan, in cui si scontrano verità occulte e insospettabili menzogne, e si mescolano l’amore e la paura... Un romanzo indimenticabile, un affascinante mistero letterario che si rivela soltanto quando l’autore compie l’ultima mossa del suo piano diabolico.


Per l'incontro del 15 luglio  2019  il libro scelto dal Gruppo lettura è "Domani andrà meglio" di Betty Smith
Nel 1920 a Brooklyn, Margy si diploma al liceo e, pervasa di giovanile ottimismo e determinata a superare la fatica e la povertà della sua condizione, trova lavoro in una piccola azienda. Margy vorrebbe sfuggire a una madre violenta e opprimente e a un padre taciturno e disincantato. Dopo qualche tempo, Margy incontra Frankie Malone, un ragazzo povero di Brooklyn come lei, e in poco tempo si innamorano e si sposano. Ma le cose non saranno sempre rose e fiori. Nonostante le differenze sempre più evidenti tra lei e Frankie, e le molte difficoltà nel rapporto con i suoi genitori, Margy spera ancora che «domani andrà meglio». Dall’autrice del grande classico Un albero cresce a Brooklyn, un romanzo pieno di ottimismo e speranza sul modo in cui, grazie alla determinazione, è possibile cambiare la propria condizione, per quanto misera sia..

 


Per l'incontro del 17 giugno 2019  il libro scelto dal Gruppo lettura è "Canta, spirito, canta" di Jesmyn Ward
Jojo ha tredici anni, e cerca di capire cosa vuol dire diventare un uomo. Vive con la madre Leonie, la sorellina Kayla e il nonno Pop, che si prende cura di loro e della nonna Mam, in fin di vita. Leonie è una presenza incostante nella vita della sua famiglia. È una donna in perenne conflitto con gli altri e con se stessa, vorrebbe essere una madre migliore ma non riesce a mettere i figli al di sopra dei suoi bisogni. Quando Michael, il padre di Jojo e Kayla, esce di prigione, Leonie parte con i figli per andarlo a prendere. E così Jojo deve staccarsi dai nonni, dalla loro presenza sicura e dai loro racconti, che parlano di una natura animata di spiriti e di un passato di sangue. E mentre Mam si spegne, gli spiriti attendono, aggrappati alla promessa di una pace che solo la famiglia riunita può dare.Dopo Salvare le ossa, Jesmyn Ward torna nel suo Mississippi, una terra in cui il legame con le origini, i vincoli di sangue e la natura sono fatti di amore e violenza, colpa e speranza, umanità e riscatto. Scritto in una lingua aspra e poetica, Canta, spirito, canta guarda nelle profondità dell’animo umano come dal ciglio di uno strapiombo si guarda l’infinita distesa del mare, che lascia sgomenti, inebriati e commossi.


 

Per l'incontro del 15 aprile 2019  il libro scelto dal Gruppo lettura è "L'isola dell'abbandono" di Chiara Gamberale.
Un romanzo coraggioso sulla paura che abbiamo di perdere il filo, il controllo della nostra esistenza: mentre è proprio in quei momenti  - quando ci abbandoniamo a quello che non avevamo previsto - che rischiamo di scoprire davvero chi siamo. Feltrinelli Editore.

 

 

 


Per l'incontro del 18 marzo 2019  il libro scelto dal Gruppo lettura è "Un tipo tranquillo" di Marco Vichi
Una vita normale, quella del ragionier Mario Rossi, contabile in una ditta di imballaggi a Scandicci. Un’esistenza tranquilla, scandita dal tran tran quotidiano, una moglie, due figli, le domeniche in collina o al cinema se piove. Un tran tran che l’ha portato, quasi senza accorgersene, a sessantatré anni, alle soglie della pensione. Eppure, negli ultimi giorni, qualcosa sembra tormentarlo, un’insoddisfazione di fondo, un malumore che nemmeno lui sa spiegarsi, una specie di rabbia, di rivalsa contro il mondo. Ma poi, un venerdì sera qualsiasi, un evento tragico sembra aprire a Mario tutte le porte rimaste chiuse, tutte le meravigliose possibilità prima solo intuite e vagheggiate. E la sua mente si affolla di fantasie, mescolate a episodi dell’infanzia lontana, sempre più pericolosamente vicino a quel labile confine che separa il malessere dall’orrore. Dall’autore del commissario Bordelli, la storia «nera» di un uomo come tanti, desideroso di indipendenza ma condannato a non viverla.

 


Per l'appuntamento del 17 dicembre il libro scelto dal Gruppo Lettura è "Mio Fratello" di Daniel Pennac.
Poco tempo dopo la morte del fratello Bernard, Daniel Pennac allestisce una lettura scenica di un celebre racconto di Melville, "Bartleby lo scrivano". Per il personaggio di Bartleby, lui e Bernard avevano la medesima predilezione. Alternando le pagine dell'adattamento teatrale di Bartleby agli aneddoti su Bernard, ricordi affettuosi, divertenti o spietati e battute piene di humour, Daniel Pennac tratteggia il ricordo del fratello scomparso, vero e proprio complice, insostituibile compagno di vita. E mette contemporaneamente in luce una singolare affinità tra i due personaggi. Come Bartleby, Bernard era sempre più incline a ritrarsi deliberatamente dalla vita sociale, a un rifiuto categorico di aggravare l'entropia. Un singolare libro d'amore, insieme profondo, lucido e toccante.


Per l'appuntamento del 19 novembre 2018, il libro scelto è "Narciso e Boccadoro" di Herman Hesse.

Narciso è un giovane monaco diligente e contemplativo, amante della lingua greca e delle scienze. È spirituale e si dedica completamente alla religione. Nonostante la sua giovane età, ha già l'incarico di assistente di greco nella scuola del monastero, dove un giorno arriva un nuovo allievo, Boccadoro.

Boccadoro è un artista, con il grande senso di amare e di sentire le emozioni, che riesce con un solo sguardo a conquistare il cuore di tutte le donne. Ha lo spirito del vagabondo, ereditato dalla madre, che cerca di ritrovare, e durante il suo viaggio affronta varie avventure. (da Wikipedia)


Per l'appuntamento del 15 ottobre 2018 il libro scelto è "Le Assaggiatrici" di Rosella Postorino, vincitore del Premio Campiello - selezione giuria dei letterati, edizione 2018.
Dalla quarta di copertina:
Fino a dove è lecito spingersi per sopravvivere? A cosa affidarsi, a chi, se il boccone che ti nutre potrebbe ucciderti, se colui che ha deciso di sacrificarti ti sta nello stesso tempo salvando?
La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: “Mangiate”, davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un’ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato.
Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s’intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti – come una sorta di divinità che non compare mai – incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.
Rosella Postorino non teme di addentrarsi nell’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, per chiedersi che cosa significhi essere, e rimanere, umani. Ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Come lei, i lettori si trovano in bilico sul crinale della collusione con il Male, della colpa accidentale, protratta per l’istinto – spesso antieroico – di sopravvivere. Di sentirsi, nonostante tutto, ancora vivi.


Il Gruppo di Lettura e la Biblioteca Civica aderiscono a "Il Veneto legge", edizione 2018.

Con deliberazione di Giunta n. 96/2018 il Comune di Vigonovo ha aderito anche per il 2018 alla maratona di lettura indetta dalla Regione Veneto per il 28 settembre 2018.

Il gruppo dilettura ha organizzato per l'occasione, grazie alla partecipazione dei lettori volontari, unamaratona di lettura del libro "Io resto qui" di marco Balzano, che è stato protagonista del secondo incontro del GdL.

Per l'occasione la biblioteca sarà aperta di venerdì pomeriggio, dalle 18:00.


Per l'appuntamento del 24 settembre, il gruppo ha scelto due libri.

"La ragazza con la Leica", di Helena Janeczek, vincitore del Premio Strega 2018.

«Così era finita Gerda Taro, per non aver voluto abbandonare il fronte quando non c’era più nessuna speranza, ed era rimasta ferita a morte come tanti altri, in una strada polverosa; lasciò nelle sue foto testimonianza dell’enorme delitto che era stata la guerra.

Aveva dedicato la sua splendida vita a un degno compito, a una giusta causa persa.»

Questo libro racconta la vita di questa ragazza ribelle, l'amore con Robert Capa, l'avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta.

Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia.

Proprio quel giorno, avrebbe compiuto ventisette anni.

Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna.

Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg ­Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda ­rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di ­vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante.

È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro.

Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile. (fonte www.illibraio.it)

"Follia Maggiore" di Alessandro Robecchi.

Ghezzi e Carella, Monterossi e Falcone: due coppie di detective e un delitto nella Milano ricca. Tra ironia e amara analisi sociale, un thriller intrecciato con mano sicura da un abile narratore.

«E ho pensato che avevo sbagliato vita, che così non andava bene, e che intanto mi ero perso delle cose, e moltissime altre, forse più importanti... cose... persone... a cui ho pensato sempre...».
Umberto Serrani è un elegante, anziano, ricco signore cullato dai suoi rimpianti. Riservato, distaccato, finalmente padrone del suo tempo dopo una vita passata a «mettere al sicuro» le fortune altrui, specie se sospette e ingombranti, un lavoro che gli ha permesso di tessere legami invisibili che arrivano dappertutto.
Quando apprende della morte di Giulia – un amore di venticinque anni prima, intenso, totale, un rimpianto mai sopito – decide di capire, agire, pagare vecchi debiti. Vuole sapere di quella morte assurda che sembra uno scippo finito male, chi è stato, perché. E vuole sapere tutto di quella donna per tanti anni amata nel silenzio e nella lontananza, della sua vita solitaria e ordinata, delle sue speranze e delle sue difficoltà, della figlia Sonia, promettente soprano.
Assolda per questo una coppia di strani investigatori, Carlo Monterossi e Oscar Falcone: il primo è un mago della televisione, che però odia; il secondo sa nuotare in tutti gli ambienti e ha uno speciale sesto senso per le cause giuste. Intanto, sull’omicidio lavorano anche Ghezzi e Carella, sovrintendenti di polizia, «due cani da polpaccio», che vogliono chiudere il caso, fare giustizia, capire.
I quattro, indipendentemente gli uni dagli altri, dragheranno le acque fetide che hanno inghiottito Giulia, con il sottofondo delle arie d’opera in cui la giovane Sonia si esercita per realizzare il suo sogno.
Ogni libro di Alessandro Robecchi contiene personaggi, intrecci e tanta materia narrativa da poterne ricavare più romanzi; dialoghi tesi, un parlato da duri e un esemplare umorismo di costume sui nostri tempi. E le sue storie traggono sempre spunto da un’amara osservazione sociale e umana. In Follia maggiore c’è l’agonia silenziosa del ceto medio che attrae appetiti criminali, e un malinconico «discorso dei rimpianti» sulle cose perdute che non torneranno. Mai.

(fonte: Sellerio.it)


Per il prossimo incontro che si terrà il 16 luglio, sempre di lunedì, il libro scelto è "Resto qui" di Marco Balzano. Libro candidato al Premio Strega 2018, ambientato in un piccolo paesino del Sud Tirolo ai tempi della prima guerra mondiale. Protagonista una maestra molto coraggiosa, che parla ad una figlia scomparsa. Il resto lo scopriremo leggendo.

 


lI libro scelto per l'appuntamento del 18 giugno era: "L'arte di essere fragili " di Alessandro D'Avenia. 

La scelta è ricaduta su questo libro per analizzare meglio la figura di Giacomo Leopardi e la sua fragilità.

 Conosciuto da noi tutti sui banchi di scuola come poeta pessimista, D'Avenia invece  fa un'attenta analisi dei suoi scritti e ci ripropone un poeta innamorato della vita e della natura, alla quale si risveglia emozionandosi giorno dopo giorno, parlandoci del suo rapimento che coinvolge anche noi quando ci troviamo di fronte alla bellezza.

Un libro che racchiude 4 tappe della nostra vita e che ci aiuterà a trovare la felicità partendo proprio da quella fragilità che ognuno di noi cerca di reprimere in un mondo fatto di frenesia.

Un libro che emoziona e che esplode di passione tra le righe. Ciascuno di noi ritroverà un po' di se stesso sfogliandone le pagine e solo al prossimo incontro potremo condividere ciò che di bello ci ha lasciato la lettura di questo romanzo epistolare. 

RESOCONTO DELLA SERATA DEL 18-06-2018: La partecipazione è stata coinvolgente e attiva, a qualcuno è piaciuto, a qualcuno no. Ma il bello della serata è che questo libro ci ha portati a discutere di alcuni problemi legati all'adolescenza.


Il Comitato della Biblioteca di Vigonovo promuove la costituzione del gruppo di lettura "LeggiAmo", che permette di scambiarsi opinioni su un libro letto nell'arco di un mese.

Il gruppo di lettura nasce da una duplice esigenza della biblioteca: promuovere la lettura e venire in contatto con i suoi lettori più appassionati.

ICos'è un Gruppo di Lettura?
Un gruppo di lettura vuole essere un momento di condivisione fra persone che leggono o desiderano essere stimolati a leggere un libro, magari proprio spinti dall'idea di poterne poi parlare con altri lettori. Non ci sono molte regole, a parte il rispetto reciproco, non c'è nessun obbligo, nemmeno quello di parlare. Nemmeno quello di aver letto il libro: può essere un modo per capire se si vuole davvero leggere un titolo proposto oppure no.
Si può tranquillamente venire ad ascoltare soltanto e, se interpellati con la richiesta di dire qualcosa, per verificare se abbiamo voglia di partecipare alla discussione ma non ci riusciamo per timidezza o perché tendiamo a lasciar parlare gli altri, si può rispondere che si preferisce ascoltare.

Chi può partecipare?
Tutti, ma proprio tutti e tutte: non ci sono limiti d'età, di istruzione e nemmeno di provenienza.

Chi lo conduce?
Alcuni componenti del Comitato della Biblioteca di Vigonovo.

Quali libri si leggono? E chi li sceglie?
Dopo il primo libro, proposto da Comitato della Biblioteca, tutti gli altri verranno scelti dai partecipanti alla fine dell'incontro precedente. I partecipanti propongono alcuni titoli, riassumendo le trame e le tematiche e insieme si decide su cosa convergere. Non ci sono generi prefissati: il Gruppo di lettura si potrà avventurare nella lettura di romanzi di narrativa, classici, gialli, umoristici, persino di saggistica!

E se il libro che avete scelto io l'ho già letto?
Meglio! Condividerai le impressioni di una lettura che è già passata alla prova del tempo. Ci hai mai ripensato? Te lo ricordi ancora bene? Qualcosa che hai trovato in quel libro (una info, una circostanza vissuta, una citazione) l'hai usato in altre occasioni? Sono tutte cose molto interessanti per gli altri lettori. O anche potresti per l'occasione leggere qualche altro libro dell'autore o dell'autrice, e parlarne a chi ha letto solo il libro proposto, per arricchire la discussione ancora di più.

Devo poi venire a tutti gli incontri?
Questo no, un Gruppo di lettura è uno spazio di libertà, non ci sono prenotazioni da fare, nessun obbligo, neanche di rimanere fino alla fine e certo c'è anche la possibilità di saltare le riunioni. Il Gruppo di Lettura vi aspetterà comunque all'incontro successivo!